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Lista di vini di San Fereolo

Siamo nel sud del Piemonte, a un passo dalla Langa del Barolo, ma qui la terra è rimasta più selvaggia, fatta ancora di boschi, noccioli e semenzai. Un paesaggio variegato dominato dalla cerchia delle alpi e dalle sue brezze fresche, ideali per un vitigno esigente come il Dolcetto. La cantina San Fereolo è stata fondata da Nicoletta Bocca, che ha cominciato la sua avventura nella viticoltura appena agli inizi degli anni '90: nel 1992 Nicoletta ha iniziato ad acquistare le vigne da piccoli e anziani viticoltori della zona di Dogliani, in provincia di Cuneo. Oggi gli ettari vitati di proprietà sono diventati 12 coltivati principalmente a Dolcetto, Barbera e Nebbiolo: accanto al corpo principale si sono aggiunti anno dopo anno terreni che stavano per essere abbandonati pur avendo grande valore dal punto di vista vitivinicolo. Il percorso che ha portato Nicoletta Bocca a scegliere la biodinamica come modalità di lavoro in vigna è stato lungo e tortuoso, come le strade che si percorrono in collina o in montagna, mai una linea retta. Su questa strada ha incontrato molte persone e molte idee, ha trovato molti compagni di strada a cominciare dai vignaioli piemontesi, i vignaioli di Dogliani a cui si sente molto legata sia dal fatto di lavorare su un unico territorio sia per la loro sensibilità verso la vigna e il lavoro contadino. La cantina è un vero gioiello, si insinua nel fianco della collina creando una tana protetta per il vino che lì nasce, cresce e matura. Se là fuori sulla porta di ingresso siamo nel regno del sole, qui entriamo nel grembo della terra, forme morbide, rotonde, il soffitto di travi di legno che come onde corrono sulle nostre teste (durante la progettazione è stata presa ispirazione da una chiesa vista in Norvegia). La scelta di una cantina interrata è certamente funzionale, in questo modo infatti c’è una regolazione termica naturale. Le bottiglie prodotte sono circa 45000



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Siamo nel sud del Piemonte, a un passo dalla Langa del Barolo, ma qui la terra è rimasta più selvaggia, fatta ancora di boschi, noccioli e semenzai. Un paesaggio variegato dominato dalla cerchia delle alpi e dalle sue brezze fresche, ideali per un vitigno esigente come il Dolcetto. La cantina San Fereolo è stata fondata da Nicoletta Bocca, che ha cominciato la sua avventura nella viticoltura appena agli inizi degli anni '90: nel 1992 Nicoletta ha iniziato ad acquistare le vigne da piccoli e anziani viticoltori della zona di Dogliani, in provincia di Cuneo. Oggi gli ettari vitati di proprietà sono diventati 12 coltivati principalmente a Dolcetto, Barbera e Nebbiolo: accanto al corpo principale si sono aggiunti anno dopo anno terreni che stavano per essere abbandonati pur avendo grande valore dal punto di vista vitivinicolo. Il percorso che ha portato Nicoletta Bocca a scegliere la biodinamica come modalità di lavoro in vigna è stato lungo e tortuoso, come le strade che si percorrono in collina o in montagna, mai una linea retta. Su questa strada ha incontrato molte persone e molte idee, ha trovato molti compagni di strada a cominciare dai vignaioli piemontesi, i vignaioli di Dogliani a cui si sente molto legata sia dal fatto di lavorare su un unico territorio sia per la loro sensibilità verso la vigna e il lavoro contadino. La cantina è un vero gioiello, si insinua nel fianco della collina creando una tana protetta per il vino che lì nasce, cresce e matura. Se là fuori sulla porta di ingresso siamo nel regno del sole, qui entriamo nel grembo della terra, forme morbide, rotonde, il soffitto di travi di legno che come onde corrono sulle nostre teste (durante la progettazione è stata presa ispirazione da una chiesa vista in Norvegia). La scelta di una cantina interrata è certamente funzionale, in questo modo infatti c’è una regolazione termica naturale. Le bottiglie prodotte sono circa 45000





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