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Lista di vini di Il Cancelliere

La cantina sorge in un'antica proprietà che risale alla metà dell'800 nel cuore del Montemarano in provincia di Avellino, la terra del Taurasi. Fondata nel 2005 da Soccorso Romano detto 'il Cancelliere', soprannome ereditato dal padre che dispensava consigli legali ai contadini e che dà il nome all'azienda, oggi è una realtà a gestione famigliare in cui Soccorso, la moglie Pasqualina, il figlio Enrico con la nuora Rita e la figlia Nadia col genero Claudio sono tutti coinvolti nell'attività. I 7 ettari vitati ad Aglianico si estendono ad un'altitudine tra i 450 e i 630 mt sul livello del mare tra la contrada Iampenne e la contrada Chianzano su terreni argillosi e calcarei esposti prevalentemente a Nord con forti escursioni termiche tra giorno e notte. Il rispetto del territorio e la riscoperta delle antiche tradizioni contadine senza interventi in vigna o in cantina sono il pricipale obbiettivo dell'azienda: la trasformazione del frutto della terra in vino deve essere pura espressione del terriorio. Nella piccola cantina sono state recuperate vecchie botti che anticamente erano utilizzate come deposito del grano, botti esauste che permettono di esaltare aromi e profumi. La vendemmia rigorosamente manuale viene fatta tra prima e la seconda decade di novembre, le fermentazioni sono spontanee con lieviti indigeni e non vengono effettuate filtrazioni, chiarifiche e stabilizzazioni. Nessuna aggiunta di solfiti. Bottiglie prodotte 35000

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La cantina sorge in un'antica proprietà che risale alla metà dell'800 nel cuore del Montemarano in provincia di Avellino, la terra del Taurasi. Fondata nel 2005 da Soccorso Romano detto 'il Cancelliere', soprannome ereditato dal padre che dispensava consigli legali ai contadini e che dà il nome all'azienda, oggi è una realtà a gestione famigliare in cui Soccorso, la moglie Pasqualina, il figlio Enrico con la nuora Rita e la figlia Nadia col genero Claudio sono tutti coinvolti nell'attività. I 7 ettari vitati ad Aglianico si estendono ad un'altitudine tra i 450 e i 630 mt sul livello del mare tra la contrada Iampenne e la contrada Chianzano su terreni argillosi e calcarei esposti prevalentemente a Nord con forti escursioni termiche tra giorno e notte. Il rispetto del territorio e la riscoperta delle antiche tradizioni contadine senza interventi in vigna o in cantina sono il pricipale obbiettivo dell'azienda: la trasformazione del frutto della terra in vino deve essere pura espressione del terriorio. Nella piccola cantina sono state recuperate vecchie botti che anticamente erano utilizzate come deposito del grano, botti esauste che permettono di esaltare aromi e profumi. La vendemmia rigorosamente manuale viene fatta tra prima e la seconda decade di novembre, le fermentazioni sono spontanee con lieviti indigeni e non vengono effettuate filtrazioni, chiarifiche e stabilizzazioni. Nessuna aggiunta di solfiti. Bottiglie prodotte 35000

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