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Lista di vini di Simon di Brazzan

L'azienda di Daniele Drius a Brazzano di Cormons con 14,3 ettari vitati tra proprietà e affitto certificati biologici è l’azienda agricola che da quattro generazioni produce con passione vini di carattere, come la terra in cui nascono. Tutto ebbe inizio con la nonna Caterina nei primi anni '50 quando l'approccio era di tipo tradizionale e, oltre alla produzione di uva da vino (all’inizio erano 3 ettari e mezzo coltivati a friulano, pinot bianco, malvasia, merlot, cabernet franc e pinot nero), un’ampia fetta del loro impegno lavorativo era dedicato agli animali (bovini da latte, maiali e animali da cortile). Un contesto rurale tradizionale dove Daniele è nato e cresciuto. La prima svolta si ha negli anni ’80 quando la famiglia decise di chiudere la stalla e di dare maggior rilevanza all’attività vitivinicola, ampliando i locali della cantina ed impiantando nuovi vigneti ma la vera svolta avviene sotto le mani di Daniele, perito agrario e poi laureato in enologia all’Università di Udine. Raccogliendo l’esperienza dei nonni e fresco di studi tecnici, inizia ad osservare le vigne con più consapevolezza e sensibilità. Si passa così da sistemi di allevamento e potatura delle viti che davano quantità a sistemi che puntano al miglioramento della qualità. La sua consapevolezza e sensibilità si traduce in rispetto della pianta e dell’ambiente in cui vive: dal 1986 abbandona i trattamenti chimici, iniziando ad utilizzare letame, rame e calce (poltiglia bordolese), con l’obiettivo di ridurre l’apporto di rame negli anni. Prima con l’approccio al biologico e poi, con razionalità e studio, al biodinamico, Daniele capisce che l’importanza parte tutta dalla terra: “La vera diversità ce l’hai sotto i piedi quando vai nel vigneto”; ed è lì che concentra tutte le sue forze e la maggior parte del suo lavoro. Prendersi cura della terra e delle viti diventa così preambolo della produzione di vino totalmente identitario del luogo in cui nasce. L'attenzione riposta in vigna continua anche in cantina dove, prima di tutto, l’uva viene ricontrollata per la cernita dei grappoli che presentano difetti. Per la parte enologica Daniele si avvale del supporto di Natale Favretto, enologo di fama mondiale molto attento al rispetto dell’identità territoriale.



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L'azienda di Daniele Drius a Brazzano di Cormons con 14,3 ettari vitati tra proprietà e affitto certificati biologici è l’azienda agricola che da quattro generazioni produce con passione vini di carattere, come la terra in cui nascono. Tutto ebbe inizio con la nonna Caterina nei primi anni '50 quando l'approccio era di tipo tradizionale e, oltre alla produzione di uva da vino (all’inizio erano 3 ettari e mezzo coltivati a friulano, pinot bianco, malvasia, merlot, cabernet franc e pinot nero), un’ampia fetta del loro impegno lavorativo era dedicato agli animali (bovini da latte, maiali e animali da cortile). Un contesto rurale tradizionale dove Daniele è nato e cresciuto. La prima svolta si ha negli anni ’80 quando la famiglia decise di chiudere la stalla e di dare maggior rilevanza all’attività vitivinicola, ampliando i locali della cantina ed impiantando nuovi vigneti ma la vera svolta avviene sotto le mani di Daniele, perito agrario e poi laureato in enologia all’Università di Udine. Raccogliendo l’esperienza dei nonni e fresco di studi tecnici, inizia ad osservare le vigne con più consapevolezza e sensibilità. Si passa così da sistemi di allevamento e potatura delle viti che davano quantità a sistemi che puntano al miglioramento della qualità. La sua consapevolezza e sensibilità si traduce in rispetto della pianta e dell’ambiente in cui vive: dal 1986 abbandona i trattamenti chimici, iniziando ad utilizzare letame, rame e calce (poltiglia bordolese), con l’obiettivo di ridurre l’apporto di rame negli anni. Prima con l’approccio al biologico e poi, con razionalità e studio, al biodinamico, Daniele capisce che l’importanza parte tutta dalla terra: “La vera diversità ce l’hai sotto i piedi quando vai nel vigneto”; ed è lì che concentra tutte le sue forze e la maggior parte del suo lavoro. Prendersi cura della terra e delle viti diventa così preambolo della produzione di vino totalmente identitario del luogo in cui nasce. L'attenzione riposta in vigna continua anche in cantina dove, prima di tutto, l’uva viene ricontrollata per la cernita dei grappoli che presentano difetti. Per la parte enologica Daniele si avvale del supporto di Natale Favretto, enologo di fama mondiale molto attento al rispetto dell’identità territoriale..


 


 






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